TOUR BERGAMO E PROVINCIA
TOUR BERGAMO SEGRETA: LEGGENDE E MISTERI
Bergamo piena di leggende, misteri e memorie storiche con un tour che ha nel suo percorso un misterioso fascino.
Si inizia dalla Casa della Guardia, normalmente chiusa al pubblico, una volta luogo di guardia e di controllo della Porta di Sant'Alessandro, una delle quattro porte di accesso alla città, punto nevralgico perché da qui passava l'acquedotto che portava l'acqua all'interno della città fortificata.
Lasciato Colle Aperto, il colle spianato, e quindi aperto, nel 1800 al tempo in cui venne creato il viale delle Mura, si notano gli ingressi ancora visibili di quelle che dovevano essere botteghe in epoca romana. Per la costruzione delle Mura Venete, avvenuta nel XVI secolo, vennero demoliti numerosi edifici, cascine e chiese e creati una miriade di vani sotterranei, sortite e passaggi militari collegati da un’infinità di cunicoli.
Il tour prosegue con una sosta sulle Mura e la visita delle Cannoniere di San Giovanni, utilizzate come alloggiamento per l'artiglieria e le munizioni.
Si sale poi verso il Seminario, percorrendo il Vicolo delle Mura di Santa Grata, dove si affaccia il muro cieco del convento di monache benedettine di Santa Grata alle Colonnette, la santa che raccolse e seppellì la testa di sant’Alessandro, e si percorre Via Arena; sul Colle di San Giovanni, nella parte occidentale di questa via, partivano infatti le gradinate dell’arena romana. Qui si trova il Palazzo della Fondazione MIA della Misericordia Maggiore esistente già dal 1400, la Casa Angelini, formatasi sul sito medievale della torre dei Migliavacca, a sua volta fondata su un edificio romano, il palazzo del Forno, la cappella vescovile di Santa Croce, e poi Santa Maria Maggiore, il campanile, l'ateneo e la cisterna sottostante.
Una successiva tappa porta verso la silenziosa Piazza Terzi dove vi si prospetta Palazzo Terzi, uno degli edifici patrizi più importanti di Bergamo, con un bell’atrio colonnato aperto su un cortile e sui giardini pensili. Il Palazzo al suo interno conserva notevoli opere artistiche attribuite al Tiepolo, decorazioni e teleri settecenteschi.
Si continua per raggiungere via Gaetano Donizetti, con i suoi palazzi signorili e le dimore storiche; non a caso si chiama così, perché nel Palazzo Scotti morì nel 1848 il grande compositore Gaetano Donizetti.
Da Piazza Mercato delle Scarpe si sale lungo via Rocca, una stradina stretta e ripida, con le sue caratteristiche "Porte dei morti": la tradizione vuole che nel medioevo prima di far uscire un morto venivano abbattute delle pareti per creare porte ad hoc che venivano subito dopo rimurate per impedire alla morte di rientrare.
Si termina alla Rocca, la fortezza della città, costruita nel 1300, alla cui base è visibile un'antica strada romana.
Di fronte al Museo c’è la piccola e antica Chiesa di Sant’Eufemia, unico esempio in città di chiesa con pianta circolare.
Per uscire dalla Rocca si può passare dalla Porta del Soccorso, così chiamata perché era utilizzata solo in casi d’emergenza per consentire sia la fuga che l’ingresso dei viveri e delle truppe in caso di lunghi assedi; è ancora visibile l’argano con catena utilizzato per manovrare il ponte levatoio.
Pranzo in ristorante in corso d’escursione.
TOUR BERGAMO IN MUSICA
Vale la pena di scoprire tutte le tracce musicali che la città di Bergamo offre con un tour in grado di affascinare gli amanti della buona musica.
Si inizia in Città Alta con la casa natale del famoso musicista Gaetano Donizetti, oggi trasformata in museo, nel quartiere di Borgo Canale al n.14. La famiglia Donizetti vive in affitto in un seminterrato composto da camera e cucina; dove nacque il 29 novembre 1797 Gaetano; una modesta dimora, riscattata dalla bellezza del panorama e del verde se si percorre via degli Orti, sull’altro lato dell’edificio. La famiglia Donizetti era poverissima, e sognò il riscatto avviando il piccolo Gaetano alla musica; l’unica possibilità erano le lezioni «caritatevoli» impartite dal maestro Simon Mayr.
Proseguendo lungo via Borgo Canale si giunge alla Chiesa di Santa Grata Inter Vites, chiesa parrocchiale della famiglia Donizetti dove il compositore venne battezzato e punto centrale del Borgo. Costruita sul luogo di sepoltura di Santa Grata che raccolse e seppellì la testa di Sant’Alessandro quando fu decapitato, la chiesa venne chiamata Inter Vites (tra le coltivazioni di vite) per evitare di confonderla con la Chiesa di Santa Grata in Via Arena; la facciata della Chiesa è in asse con lo scenografico scalone di S. Gottardo che mette in comunicazione con via Sudorno.
Nell’abside della Chiesa è collocata la serie dei Macabri dipinti da Vincenzo Bonomini, abitante del Borgo; si tratta di sei pannelli raffiguranti scheletri agghindati secondo la moda del tempo per ricordare con ironia la brevità dell’esistenza e l’uguaglianza di tutti gli uomini davanti alla morte.
Il tour prosegue in Via Arena al numero 9 con la visita del Palazzo della MIA, di proprietà della Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo, antichissima istituzione attiva nell’ambito caritativo ed assistenziale. Nel Palazzo della MIA, il più vasto e complesso edificio barocco della città, hanno sede il Museo Donizettiano, che conserva manoscritti, partiture, oggetti e cimeli pertinenti al musicista e la Biblioteca Musicale Gaetano Donizetti.
Proseguendo lungo Via Arena, ai numeri 18-20 si trova casa Angelini, dove il piccolo Gaetano (come ricorda anche una lapide) venne avviato agli studi di musica dal maestro di Cappella della Basilica di Santa Maria Maggiore Simon Mayr, il quale ne intuì subito le grandi doti.
Proprio nella Basilica di Santa Maria Maggiore, in Piazza Duomo, si trovano le tombe monumentali del compositore e del suo maestro Simon Mayr, mentre nella cappella musicale il giovane Donizetti esordì come cantante.
Una successiva tappa porta verso via Colleoni al Teatro Sociale, capolavoro dell’architetto neoclassico Leopold Pollack, sul cui palcoscenico è stata rappresentata per la prima volta a Bergamo un’opera del compositore.
Poco distante è la via Gaetano Donizetti. La via è angusta, ricca di suggestivi chiaroscuri e vi si affacciano nobili palazzi dalle facciate austere; solo uno, quello della Casa dell’Arciprete, è ricco di marmi e sulla facciata adiacente, al civico 1, una targa ricorda che vi morì Gaetano Donizetti. Si tratta di Palazzo Scotti, che accolse negli ultimi mesi di vita il grande compositore. Fu il suo ultimo rifugio; gravemente malato, quasi senza più conoscenza, si riaveva solo quando sul pianoforte la padrona di casa suonava le sue musiche.
In Città Bassa, in Piazza Cavour, si trovano le ultime testimonianze legate alla figura di Gaetano Donizetti; lungo il Sentierone sorge il Teatro Donizetti, dedicato al grande compositore nel 1897 in occasione delle celebrazioni per il centenario della sua nascita.
A fianco del Teatro, in marmo bianco, un’opera monumentale e celebrativa di Francesco Jerace pone sulla sinistra Gaetano Donizetti seduto e assorto nel momento dell’ispirazione, allietato dalla melodia della musa Melopea; il laghetto, le rocce e il boschetto sullo sfondo connotano romanticamente il monumento marmoreo.
Pranzo in ristorante in corso d’escursione, con degustazione di piatti tipici della tradizione bergamasca.
TOUR BERGAMO IN ARTE: LORENZO LOTTO
Alla scoperta di tutte le tracce pittoriche che la città di Bergamo offre con un tour in grado di affascinare gli amanti della forza espressiva di Lorenzo Lotto.
Si inizia da Città Alta in Piazza Duomo con la Basilica di Santa Maria Maggiore nella quale si possono ammirare le tarsie lignee del coro, notevole opera a cui cooperarono, dal 1522 al 1525, Bernardino Zenale e Andrea Previtali. Le meravigliose tarsie (episodi del Vecchio Testamento) realizzate da Gianfrancesco Capoferri, poi da Giovanni e Alessandro Belli, furono quasi tutte disegnate da Lorenzo Lotto.
Si prosegue percorrendo la bella Via Gombito fino a Piazza Mercato delle Scarpe e ci si incammina per Via Porta Dipinta, lunga e bella via che scende verso il piazzale della Fara, fino alla Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco. Originaria dell’VIII secolo, ricostruita in forme romaniche nel XIII secolo e poi rinnovata nel ‘400; notevole nella cappella della Vergine, a sinistra del presbiterio, il ciclo affrescato (Vita di Maria) dovuto a Lorenzo Lotto.
Scendendo ancora per via Porta Dipinta si arriva al Piazzale della Fara e raggiungendo Porta Sant’Agostino si scende in via Pignolo dove al civico n.76 si erge Palazzo Bassi- Ragtheb edificato nel 1520, oggi sede del Museo Diocesano Adriano Bernareggi. Le sale del Museo raccolgono oggetti liturgici e di culto, oltre a sculture e dipinti a sfondo religioso; nella Sala dei Capolavori è esposto l’olio su tela “Trinità” di Lorenzo Lotto della prima metà del XVI secolo, proveniente dalla Chiesa di Sant’Alessandro della Croce.
Proseguendo lungo Borgo Pignolo si incontra la Chiesa di San Bernardino che al suo interno nasconde una preziosa pala opera di Lorenzo Lotto: “Madonna in trono con Bambino e quattro Santi”. Si tratta di una dolcissima Madonna col Bambino circondata da santi in collocazione originaria sopra l’altare.
Poco oltre si incontra la Chiesa di Santo Spirito, con la sua caratteristica e sorprendente facciata incompiuta; la quarta cappella a destra è impreziosita dalla raffigurazione particolarmente raffinata di Lorenzo Lotto “Madonna con il Bambino in trono con 5 Santi”.
Proseguendo in via Tasso si giunge alla Chiesa di San Bartolomeo che custodisce la celebre “Madonna in trono con Bambino e Santi” detta Pala Martinengo; essa venne commissionata da Alessandro Martinengo, erede di Bartolomeo Colleoni, a Lorenzo Lotto e contiene un omaggio alla politica veneziana.
Per concludere l’itinerario che omaggia il grande artista veneziano si percorre il Sentierone, si scende lungo via XX Settembre e si risale lungo via Sant’Alessandro fino alla Chiesa di Sant’Alessandro in Colonna, al cui interno, nella seconda sagrestia, si può ammirare un’altra splendida opera di Lorenzo Lotto: “Compianto su Cristo morto”.
Pranzo in ristorante in corso d’escursione, con degustazione di piatti tipici della tradizione bergamasca.
TOUR BERGAMO SEGRETA: CANNONIERA SAN MICHELE
Vale la pena di scoprire la Bergamo segreta con un tour che ha nel suo percorso un misterioso fascino.
La città di Bergamo pullula di acqua per via di numerose sorgenti naturali che hanno alimentato acquedotti e fontane sin dal Medioevo, in particolare Bergamo Alta è perforata in lungo ed in largo da canali idrici, passaggi sotterranei e cunicoli, un misterioso ed affascinante mondo sotterraneo.
Lungo le Mura della città si trovavano le bocche di una trentina di cannoniere e il tour inizia dalla più suggestiva tra quelle attualmente accessibili ed esplorate: la cannoniera di San Michele.
Gioiello della Bergamo sotterranea, la doppia Cannoniera di San Michele è stata oggetto di un importante restauro che ha evidenziato l’imponente struttura del sotterraneo composto da ampi locali utilizzati per l’alloggiamento dell’artiglieria e delle munizioni, da due bocche di fuoco e da una galleria che porta ai piedi delle mura.
E’ posizionata all’interno del Baluardo di San Michele, sulla destra del Viale delle Mura, dopo Porta Sant’Agostino, a difesa della cortina comprendente la porta di Sant’Agostino e parte del Baluardo di Sant’Agostino.
Gli architetti militari sfruttarono abilmente la posizione a ridosso della collina e ciò è visibile in alcuni punti in cui le pareti sono costituite da strati rocciosi, al di sopra delle due bocche ci sono due aperture da dove avrebbe dovuto uscire il gas prodotto dagli spari dell’artiglieria, ma in realtà non ve ne fu mai necessità.
Scendendo lungo l’ampia galleria d’accesso si arriva in un ampio salone, sorretto da un unico pilastro centrale e caratterizzato da tre vani con volta a botte e due camini di ventilazione: questa era la Sala di Manovra della Cannoniera.
Nella sala maggiore sono concentrate concrezioni straordinarie di tipo carsico, che hanno formato suggestive filiformi stalattiti che arrivano anche ai tre metri di lunghezza e stalagmiti di dimensioni notevoli; la spiegazione di tali dimensioni risiederebbe nel fatto che la calce utilizzata in qualità di sigillante fra le pietre impiegate nella struttura di fine 1500 ha accelerato se non determinato l’instaurarsi di queste concrezioni.
Ai visitatori si presenta uno spettacolo surreale, amplificato dall’acqua cristallina che allaga la galleria di sortita, che permetteva ai soldati di uscire ai piedi delle Mura per azioni all’interno della fossa che le circondava; si tratta della sorgente intercettata durante lo scavo della cannoniera ed incanalata verso l’esterno, dove si univa all’Acquedotto di Prati Baglioni che andava ad alimentare la Fontana del Delfino in via Pignolo.
Anche i suoni prodotti dalle gocce che cadono sommessamente ed incessantemente contribuiscono ad accrescere stupore e meraviglia in questo straordinario ipogeo assai fresco e ovattato, restaurato nel 1992 e aperto al pubblico nel 1998 grazie al gruppo di speleologi delle “Nottole”.
Pranzo in ristorante in corso d’escursione, con degustazione di piatti tipici della tradizione bergamasca.
BERGAMO ALTA E BORGO SAN LEONARDO
All’arrivo a Bergamo visita guidata della parte alta dell’incantevole città, sopra il colle, austera, medioevale e silenziosa…
A seguire nel pomeriggio visita guidata di uno fra i principali borghi storici che si distendono da Città Alta al piano della Città Bassa: Borgo S. Leonardo.
Scendendo da Porta S. Giacomo, il primo tratto molto panoramico è come un viadotto su grandi archi in pietra; il podestà Alvise Il Contarini nel 1780 fece costruire la rampa perché il vecchio ponte di legno privo di sponde e ricoperto di pietra era molto pericoloso per le carrozze e i carri che lo attraversavano.
In fondo alla rampa ci sono quattro pilastrini in pietra che facevano parte dell’antica porta del dazio eliminata, come tutte le porte daziarie della città, nel 1900. Sulla destra sorge la piccola chiesa barocca della Madonna del Giglio, circondata da un ristretto borgo di case dette anticamente il Paesello; la Madonna del Giglio alla quale la Chiesa è dedicata era un’immagine sacra che stava su uno dei cancelli della Porta San Giacomo e che venne trasportata qui nel 1658.
Proseguendo ci si può incamminare lungo la medievale strada del Borgo San Leonardo, oggi via S. Alessandro, ricca di luoghi e monumenti interessanti. Scendendo l’invaso della strada si fa sempre più stretto e prima dell’incrocio con via Garibaldi si trova il complesso di S. Benedetto: la Chiesa, costruita nel 1516 da Pietro Isabello che abitava proprio in questo borgo, è una delle più interessanti opere rinascimentali della città: la facciata presenta delicate decorazioni in cotto rosso e l’interno è a croce greca con cupola ed elegante decorazione di Giuseppe Orelli.
Attraversato l’incrocio scendendo si incontra sulla sinistra la Chiesa di S. Alessandro in Colonna, fondata forse nel VI secolo nel luogo in cui venne martirizzato Sant’Alessandro, riedificata nel ‘500 e quindi nuovamente nel ‘700. In un angolo del sagrato si può vedere la colonna del martirio di Sant’Alessandro, da cui prende il nome l’edificio, qui ricomposta con l’utilizzo di frammenti romani nel 1618.
Poco oltre, in un vecchio cortile elegantemente riadattato, si scorge la casa in cui nacque il grande scultore Giacomo Manzoni, detto Manzù; tutta la via è ricca di bei negozi, trattorie, vinerie e caffè.
Alla fine di Via Sant’Alessandro, su largo Rezzara prospetta la Chiesa di S. Leonardo che ha dato il nome al Borgo omonimo e che conserva ancora evidenti tracce del suo aspetto medievale.
Accanto a largo Rezzara, all’incrocio fra via Sant’Alessandro e via Broseta vi è l’antica Piazza Pontida, un tempo chiamata Piazza San Leonardo; in quest’area i viaggiatori che arrivavano a Bergamo provenienti dalle maggiori città della Lombardia che qui si incrociavano, si fermavano a vendere o comprare. Nel tempo la piazza divenne il centro di Bergamo Bassa e ancor oggi è un importante luogo della vita comune.
Salita con Funicolare di collegamento fra Città Bassa e Città Alta.
Pranzo in ristorante in corso d’escursione.