TOUR BERGAMO E PROVINCIA
BERGAMO ALTA, ACCADEMIA CARRARA E BORGO S. CATERINA
All’arrivo a Bergamo visita guidata della parte alta dell’incantevole città, sopra il colle, austera, medioevale e silenziosa…
A seguire nel pomeriggio visita guidata di uno fra i principali borghi storici che si distendono da Città Alta al piano della Città Bassa: Borgo Santa Caterina.
All’esterno della porta Sant’Agostino si scende sulla sinistra fino in fondo alla rampa d’accesso e si imbocca la stradina pedonale Via Noca, una delle scalette più frequentate con uno splendido muro a secco adornato di edera rampicante e gradini ampi e profondi che conducono dolcemente all’ampia Piazza Giacomo Carrara e all’omonima Pinacoteca.
Questa era la strada che collegava Bergamo Alta con la Valle Seriana e in fondo alla via, sulla destra dell’ultimo gradino, c’è una vecchia lapide con la scritta ormai consumata dal tempo “Non latius”, cioè “non oltre”, che proibiva di edificare abitazioni private intorno alla fortificazione.
Nella Piazza, piccole gallerie, negozi d’artigianato e d’antiquariato che circondano due dei più importanti musei della città: la pinacoteca dell’Accademia Carrara e la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea.
Fondata nel 1795 da Giacomo Carrara, la Pinacoteca ha sede nel neoclassico palazzo dell’Accademia e per qualità ed articolazione culturale è una delle più ricche raccolte museali d’Italia, comprendendo 1900 dipinti delle principali scuole pittoriche italiane e straniere e di grandi dell’arte italiana fra cui Mantegna, Bellini, Lotto, Raffaello, Tiziano, Canaletto, Tintoretto, Donatello e Canova. Nel cortile d’ingresso troneggia un’opera in bronzo di Giacomo Manzù, scultore bergamasco noto in tutto il mondo.
Interessante la ricca presenza di artisti bergamaschi e veneziani come Palma il Vecchio, Moretto , Giovan Battista Moroni, Lorenzo Lotto e Francesco Guardi e l’importante rappresentanza di pittori europei da Durer a Van Dyck, da Brueghel a Rubens.
Di fronte all’Accademia Carrara si trova la Galleria d’Arte moderna e contemporanea che, inaugurata nel 1991 negli spazi di un convento del XV secolo, raccoglie più di 200 opere di maestri italiani e internazionali del ’900: Balla, Boccioni, De Chirico, De Pisis, Manzù, Morandi, Kandinskij, Matta, Sutherland.
Oltre la Piazza Carrara Via S. Tomaso confluisce in Piazzale Oberdan, che si attraversa per inoltrarsi nel Borgo Santa Caterina, caratteristico quartiere dalle origini molto antiche, un tempo fondamentale luogo di passaggio per i mercanti che dovevano entrare in città, sorto fuori le mura in direzione della Valle Seriana.
Accanto alla Parrocchiale una piccola via conduce all’ex Convento dei Celestini che fondato nel 1310 conserva interessanti affreschi dell’epoca ed è un elemento essenziale di Borgo S. Caterina.
Sul lato destro si apre uno spiazzo con il Santuario dell’Addolorata, eretto nel 1603 in seguito ad un fatto prodigioso e al cui interno ci sono numerosissimi ex-voto; ha notorietà per la vivace festa pirotecnica di quartiere nel mese di Agosto.
Salita con Funicolare di collegamento fra Città Bassa e Città Alta.
Pranzo in ristorante in corso d’escursione.
BERGAMO ALTA E BORGO PIGNOLO
All’arrivo a Bergamo visita guidata della parte alta dell’incantevole città, sopra il colle, austera, medioevale e silenziosa…
A seguire nel pomeriggio visita guidata di uno fra i principali borghi storici che si distendono da Città Alta al piano della Città Bassa: Borgo Pignolo.
Borgo Pignolo si sviluppa intorno all’omonima strada medievale che dalla città conduceva a Venezia e alle valli. Da Porta S. Agostino scendendo su via Pignolo si incontrano una dopo l’altra belle dimore con magnifici portali e cortili che furono la residenza di importanti e nobili famiglie bergamasche che, nei secoli della dominazione veneta, scelsero questa strada per costruire la propria dimora, in quanto considerata una delle vie più prestigiose della città. Molto interessanti Palazzo Martinengo-Colleoni e Grataroli, Palazzo Suardi, Palazzo Bassi-Ratgheb che ospita il Museo Adriano Bernareggi di Arte Sacra, Palazzo Maffeis-De Beni, Palazzo Tasso sede della loro compagnia postale, Palazzo Marenzi e Palazzo Agliardi.
I palazzi hanno in comune l’aspetto austero del fronte verso la strada che si contrappone alla raffinatezza architettonica degli spazi retrostanti: il cortile, la facciata interna con portici, logge e attici, che guarda verso il magnifico giardino.
Interessante la bella Fontana del Delfino di gusto manieristico nella Piazzetta del Delfino, eretta durante gli scavi per la nuova fortificazione, allorquando venne trovata una sorgente.
Tre sono le Chiese del Borgo. Si comincia con Sant’Alessandro della Croce, con interno barocco, che custodisce importanti dipinti fra gli altri di G.B. Moroni, di Palma il Giovane e di Lorenzo Lotto. Si prosegue con San Bernardino in Pignolo costruita alla fine del XV secolo probabilmente come cappella riservata ai nobili e ai ricchi mercanti del tratto superiore di via Pignolo, che al suo interno nasconde una preziosa pala opera di Lorenzo Lotto. Si conclude con Santo Spirito, chiesa di origine trecentesca, con la sua caratteristica e sorprendente facciata incompiuta. L’unica decorazione della facciata è il gruppo scultoreo in bronzo del Somaini raffigurante la discesa dello Spirito Santo e realizzato soltanto nel 1971; anche in questa chiesa, come in altre bergamasche, vi è un importante e raffinato dipinto del 1521 di Lorenzo Lotto.
Salita con Funicolare di collegamento fra Città Bassa e Città Alta.
Pranzo in ristorante in corso d’escursione.
BERGAMO E PROVINCIA DA SVELARE
1° Giorno: Arrivo a Bergamo e incontro con la guida per la visita della città. Si inizia dalla città bassa industriale e commerciale per salire a Città Alta all’interno delle mura venete. Il fascino delle botteghe artigiane e dei negozi lungo i vicoli della cittadella, consente di ammirare una delle città medioevali meglio conservate: il Duomo, la Cappella Colleoni, il Battistero, il Palazzo del Governo, Piazza Vecchia con la fontana del Contarini, la Torre del Gomito, Piazza del Mercato del Fieno per giungere fino alla Rocca che sovrasta tutta la città.
Pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio salita in funicolare per il Colle di San Vigilio; da qui si abbraccia tutta la pianura bergamasca. Tempo libero per l’ingresso in uno dei musei o la visita di una delle tante mostre che si susseguono in città. Sistemazione in Hotel per la cena ed il pernottamento.
2° Giorno: Partenza per una località a scelta tra i luoghi più suggestivi della provincia:
Villaggio Industriale di Crespi d’Adda, preziosa testimonianza di architettura industriale e
patrimonio dell’UNESCO. Un villaggio operaio della seconda metà dell’Ottocento perfettamente conservato, una “cittadella ideale del lavoro”.
Il Casinò e il Grand Hotel di San Pellegrino Terme in Val Brembana, rinomato centro termale dove regna ancora l’atmosfera liberty del primo novecento, in uno sfarzo di forme eleganti e sinuose.
Il Romanico con la rotonda di S. Tomè, misteriosa e suggestiva cappella dell’XI secolo, S. Giorgio in Lemine e la Madonna del Castello ad Almenno S. Salvatore, con le tipiche architetture lombarde ed affreschi di notevole pregio.
Il Castello di Malpaga, dimora del condottiero Bartolomeo Colleoni, con i locali decorati da scene di vita di corte, la Rocca di Urgano, il Castello di Brignano, di epoca viscontea.
Il Barocco bergamasco ad Alzano Lombardo con la sua Basilica stupefacente per la ricchezza di marmi, decorazioni, arredi con le sacrestie lignee con infinite figurette intagliate con sapiente maestria dagli scultori Fantoni.
Pranzo in ristorante in corso d’escursione.
TERME A SAN PELLEGRINO
San Pellegrino Terme, famoso per il Casinò Municipale, che funzionò come casa da gioco solo fino al 1917, ha da sempre ospitato manifestazioni culturali e teatrali, congressi, sfilate di moda, esposizioni d'arte e serate di gala ed ora rinasce con la riscoperta delle acque più famose del mondo, note fin dal ‘700 per le loro proprietà. Qui con trattamenti termali, percorso idromassaggio, salotti relaxolfattario, orangerie, sala delle bibite, si rinasce e si rimodella il corpo con il connubio fra tradizione e tecnologia.
Un bagno termale in uno dei luoghi più famosi al mondo della storia del termalismo. QC Terme San Pellegrino: oltre 6.000 mq di benessere tra affreschi completamente restaurati, colonnati, soffitti di inizio novecento e realizzazioni architettoniche moderne e di design. Vasca dopo vasca un bagno nell’acqua rigenerante che ha fatto la storia del benessere.
Pranzi e cene a base di prodotti tipici.
Soggiorno in hotel in loco oppure approfittando delle occasioni proposte nelle cittadine limitrofe.
TERME A SANT'OMOBONO
Sant’Omobono Terme, comune della Valle Imagna, circa 20 chilometri ad ovest dal capoluogo orobico, è rinomato sin dal 1700 per le qualità e i pregi delle fonti termali; Giovanni Garelli nel suo volume “ Delle acque minerali d’Italia e delle loro applicazioni” la descrive con entusiasmo come una delle migliori acque sulfuree fino ad allora conosciute.
La presenza di terme di acque sulfuree, unite alla tranquillità della zona e all’aria pulita, rendono il luogo adatto a chi vuole rigenerare il corpo con il connubio fra tradizione e tecnologia, trascorrendo momenti di relax; a tal riguardo molto interessante è la Beauty Farm Villa delle Ortensie, recentemente restaurata e posta a fianco delle terme, risalente al XIX secolo e con linee raffinate ed eleganti in stile Liberty.
Un parco di oltre centotrentamila metri quadri, impreziosito da alberi secolari e da ricercate geometrie di aiuole di fiori, caratterizza la villa e ne fa un piccolo gioiello situato a cinquecento metri d’altezza, nel cuore verde della Valle Imagna, con vette che circondano la location e impreziosiscono l’ambiente.
In zona l’edificio religioso di maggior richiamo è il Santuario della Cornabusa (roccia buca), una chiesa unica nel suo genere in quanto completamente ricavata nella roccia in cui sgorga una sorgente d’acqua e a strapiombo sulla valle. Edificata nel XVI secolo si trova al centro di una leggenda popolare medievale, quando la povera gente della valle si rifugiò in una grotta naturale durante le lotte tra Guelfi e Ghibellini, portandovi ciò che era necessario per il sostentamento. Una volta terminati gli scontri una donna lasciò sul luogo una statuetta lignea della Madonna, forse a ricordo e ringraziamento della protezione.
La statuetta venne ritrovata qualche tempo più tardi da una giovane sordomuta del luogo che si sentì immediatamente guarita.
Secondo alcune cronache anche l’acqua della grotta allontanava le malattie fisiche oltre ai malefici spirituali; si può intravedere qui la presenza di una componente magica legata all’acqua ed alla pietra e siamo probabilmente di fronte a forme residue di culti arcaici diffusi nella valle in epoca preistorica, di cui si è trovato traccia nella “Tomba dei Polacchi” poco distante dal Santuario.
Sant'Omobono Imagna vanta un presente nel quale al termalismo si associano le attrattive tipiche di una stazione di villeggiatura climatica ed il paese è altresì rinomato per la sua scuola di intaglio del legno.
Pranzi e cene a base di prodotti tipici.
Soggiorno in hotel in loco oppure approfittando delle occasioni proposte nelle cittadine limitrofe.